domenica 22 maggio 2011

Mecedes classe SLS AMG
Va detto subito che già al primo impatto la SLS AMG richiama molto chiaramente la progenitrice di oltre 55 anni prima, e non solo per l'affascinante soluzione delle portiere ad ali di gabbiano incernierate sul tetto proprio come nella vecchia 300SL, ma più in generale per le forme e le proporzioni dell'intero corpo vettura, con il cofano anteriore lunghissimo, la grande calandra tagliata in due da una barra orizzontale con il grande logo della Casa nel mezzo, l'abitacolo fortemente arretrato, le due grandi prese d'aria laterali che si aprono subito dietro il parafango anteriore, la coda corta e tondeggiante, i fari posteriori sottili e a sviluppo orizzontale. Vi sono anche non poche differenze, come per esempio il nuovo disegno dei fari che nella SLS AMG sono quadrangolari ed avvolgenti, a differenza dei fari tondi della sportiva degli anni '50. Sotto i fari della SLS AMG sono inoltre presenti due prese d'aria, ma anche un labbro inferiore con ulteriori convogliatori d'aria. Mancano i particolari rilievi sui parafanghi anteriori e posteriori, che invece regalavano una personalità tutta particolare alla 300SL, così come mancano i due caratteristici rilievi longitudinali sul cofano motore, rilievi peraltro già visti su altri modelli Mercedes-Benz più recenti, come la C63 AMG W204 o la SLK prima serie. Le prese d'aria laterali, poi, pur ricordando la progenitrice, non sono esattamente le stesse, poiché presentano un disegno più moderno, non a griglia, ma detatto da più sofisticate esigenze tecniche ed aerodinamiche. Più moderno anche il disegno degli specchietti retrovisori esterni, dotati di indicatori di direzione integrati. La fiancata appare più massiccia e muscolosa rispetto alla vecchia "ali di gabbiano", grazie alle nervature che la percorrono, alla linea di cintura decisamente più alta ed anche ai grossi cerchi in lega a sette doppie razze, da 19 pollici davanti e da 20 pollici dietro. Infine, la coda integra uno spoiler posteriore estraibile automaticamente una volta superati i 120 km/h.

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