venerdì 20 maggio 2011

BMW Z4



La prima serie della Z4 venne assemblata negli stabilimenti statunitensi di Spartanburg, nel South Carolina, dove viene costruito anche il SUV BMW di grossa taglia, ossia l'X5.
Grazie all'estro di Chris Bangle, la Z4 operò una svolta stilistica quanto mai decisa rispetto a quanto visto sulla Z3: via ogni elemento nostalgico, come gli sfoghi d'aria laterali e le morbide linee del corpo vettura e largo, invece, a linee caratterizzate da tagli netti e da un mix di linee tese e curve, un cocktail dal sapore molto hi-tech ed assai moderno. In principio le motorizzazioni della nuova BMW erano solo due, entrambe a 6 cilindri: la prima era un 2.5 (2494 cc da 192 CV), mentre la seconda era un 3.0 (2979 da 231 CV). La versione meno ricca era dotata di cambio manuale a 5 marce, mentre la seconda era provvista di cambio sempre manuale, ma a 6 marce.
Ma già al Salone di Francoforte del 2003 fu lanciata una versione con motorizzazione da 2.2 litri, precisamente 2171 cc, in grado di erogare 170 CV di potenza massima.
Nel mese di aprile del 2005 fu invece lanciata la Z4 2.0, con motore da 1995 cc e 150 CV di potenza massima a 6200 giri/min.
Alla fine dello stesso anno, sono stati apportati piccoli cambiamenti (restyling) in particolare i gruppi ottici anteriori sono stati rivisti mentre alcune motorizzazioni hanno beneficiato di alcuni sensibili aumenti di potenza. In particolare, i motori 2.5 e 3.0 sono stati rimpiazzati da due equivalenti unità più moderne, rispettivamente da 2497 e da 2996 cc: la Z4 2.5 passò da 192 a 218 CV, mentre la Z4 3.0 passò da 231 a 265 CV. Fu introdotto anche un nuovo tipo di trasmissione, denominata SportAutomatic.
All'inizio del 2006 fu lanciata la top di gamma, ossia la Z4 M Roadster, dotata del potente motore da 3246 cc della M3 E46, in grado di raggiungere i 343 CV di potenza massima. L'altra grossa novità di quel periodo è stata la Z4 Coupé (sigla di progetto E86), un elegante e filante versione chiusa della Z4, che fino a quel momento era stata prodotta solo come roadster. Anche qui, la Casa mostrò di voler chiudere con il passato: infatti, rispetto alla sfortunata Z3 Coupé dotata di portellone tipo "hatchback", la Z4 Coupé propone una linea forse meno inconsueta per una coupé, per via del classico lunotto inclinato. La Z4 Coupé fu resa disponibile solo con le due motorizzazioni di punta, vale a dire il 3.0 da 265 CV e la versione M equipaggiata dal 3.2 litri Motorsport da 343 CV. La prima serie della Z4 è stata l'unica ad essere stata proposta anche come coupé.
La Z4 si distingue da altri analoghi modelli per la sua quasi perfetta divisione del peso (il 49 percento del peso totale grava sulla parte anteriore della vettura,mentre il 51 percento sulla parte posteriore[1]) qualità che la rende particolarmente agile nell'inserimento in curva e nella guida "sportiva" su percorsi tortuosi. Tale caratteristica vale sia per la versione roadster sia per la coupé.
Al successo della versione roadster, forte dei suoi oltre 160 000 esemplari prodotti, si contrappone invece il nuovo insuccesso della versione coupé, prodotta in neppure 12 000 esemplari. Nell'agosto del 2008 le ultime Z4 uscirono dagli stabilimenti di Spartanburg, ma le vendite della Z4 proseguirono fino al mese di febbraio del 2009. A quel punto la Z4 E85, ossia la prima serie, è stata sostituita dalla nuova serie, siglata E89.

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