venerdì 20 maggio 2011

La nuova Vespa GTS 300.
La GTS 300 è, nella storia della Vespa, il 145° modello realizzato in serie dalla casa di Pontedera[1].
Capace di far percorrere strade cittadine, tratti extra-urbani e autostradali in gran serenità grazie alla cubatura e al telaio generosi; è nota come essere la Vespa più potente mai prodotta fino al 2009. Caratteristiche di spicco sono la motorizzazione da 300 cm3 e altri particolari come le feritoie sul lato (in richiamo alle Vespe "GS" del passato), l'ammortizzatore di uno spiccato colore rosso, la strumentazione allo sterzo di carattere analogico, la sella nera con bordo bianco sempre in richiamo con le Vespe del passato, il faro anteriore in cui è presente una parte di color nero che rende il veicolo molto più sportivo, non ultimi i cerchi bicolore che rendono a chi li guarda il fascino retrò dei cerchi presenti sulle Vespa degli anni ormai lontani.
Di pura derivazione dalla sorella GTS 250 dalla quale eredita il telaio, la GTS 300 Super acquista ora con i 278 cm3 un notevole incremento di prestazioni soprattutto nello spunto iniziale, ecco che si è quindi guadagnata il titolo di "bruciasemafori". L'accelerazione è quasi di effetto motociclistico e la robustezza è assicurata dal telaio scocca portante, realizzato in acciaio.
Il veicolo nel sue forme è un chiaro richiamo alle Vespe GS del passato, il più forte è quello delle feritoie laterali che fanno la loro apparizione per la prima volta da quando è stato applicato il cambio CVT in sostituzione del manuale.
Le ribaltine, sia anteriore che posteriore disponibile come optional, rendono il veicolo utilizzabile anche per trasporto valigie e pacchi in genere; lo stile retrò degli accessori rende il veicolo affascinante e duttile allo stesso tempo.

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